Furti e soluzioni “smart home” di nuova generazione

Tra i reati contro il patrimonio, aumentati negli ultimi anni «in parte anche per effetto della crisi», i furti in abitazione hanno subito l’impennata maggiore. Così dice il rapporto Bes 2014 sulla sicurezza, che incrocia i dati Istat con le denunce dei cittadini e l’attività investigativa delle Forze dell’ordine, e che nel 2012 segnala un +40% rispetto al 2010. Con il Nord che presenta in generale i tassi più alti.

Il tema della sicurezza martella soprattutto in questo periodo estivo, ora che in molti si preparano a lasciare le abitazioni per andare in vacanza. Anche se, come sottolinea uno studio condotto dal centro Transcrime dell’Università Cattolica di Milano e dall’Università degli studi di Trento, prendendo in esame la provincia di Milano, contrariamente all’opinione comune è dicembre il mese più critico, con il 12% dei furti. Il doppio rispetto ad agosto, che anzi è agli ultimi posti.

L’analisi nulla toglie però alla necessità, in questo periodo, di render la propria casa più sicura, a prova di ladro. Più intelligente, verrebbe da dire guardando le ultime frontiere: la sicurezza è infatti uno degli aspetti su cui gioca lo sviluppo della “smart home“. Ulteriore conferma s’è avuta di recente quando Google ha acquistato Dropcam, società californiana specializzata in sistemi di videosorveglianza in alta definizione e gestibili dal proprio device mobile (smartphone o tablet). Un acquisto che ufficialmente è avvenuto da parte di Nest Labs, azienda che produce termostati e rilevatori di fumo controllati attraverso la rete, e che Google aveva acquisito qualche mese fa. Ogni camera wifi costa 149 o 199 dollari ed è dotata di zoom, visione notturna, microfono, altoparlante, notifica automatica del pericolo. In aggiunta c’è il costo per salvare le registrazioni su uno spazio cloud. Per un impianto di videosorveglianza di questo tipo si può dunque far da sé, i prodotti sul mercato non mancano e i sistemi integrati e connessi in rete sono più sicuri che in passato. Ma è sempre meglio, costi a parte, rivolgersi alle società specializzate, il cui intervento è ancor più necessario nei casi di protezione esterna, come nelle villette con giardino (dove i costi salgono di tre volte).

Resta il fatto che, se migliorano e facilitano la gestione della casa, questi sistemi obbligano d’altra parte a spostare l’attenzione verso i pericoli da hackeraggio. I consigli degli esperti sono di tenere sempre aggiornato il software, potenziare le password, prevedere un canale wifi domestico dedicato ai device connessi, e nel caso rivolgersi a un tecnico che installi e configuri il tutto.

La protezione attiva della videosorveglianza deve però combinarsi con quella passiva (blindatura). Detto altrimenti: va bene disporre telecamere in ogni punto della casa, ma dopo aver previsto strutture antiscasso per porte e finestre. I punti d’attacco degli infissi sono i meccanismi di movimentazione e il vetro: ci si può tutelare con “funghi” antieffrazione, cioè agganci interni che assicurano le ante, doppi vetri stratificati e maniglie a chiave o pulsante. Il prezzo rispetto alle finestre più indifese sale di pochi punti percentuali. Allo scopo servono anche le “antiestetiche”, ma efficaci, inferriate fisse.

Per le porte d’ingresso, in un appartamento condominiale è necessario orientarsi verso una classe 3 di antieffrazione (circa 1.500 euro, incluso montaggio e Iva); in abitazioni signorili, villette e case unifamiliari è preferibile almeno una classe 4 (intorno ai 2mila euro). Tra le serrature, quelle a cilindro, rispetto alla doppia mappa, hanno il vantaggio di poter essere sostituite con facilità e quindi alzare il livello di sicurezza nel corso degli anni. Un buon cilindro meccanico europeo (con defender, cioè la protezione esterna) si ottiene con 250 euro. E una garanzia di controllo è data dalla tessera di proprietà, sorta di carta d’identità del sistema, da presentare per ottenere i duplicati di chiave.

Per stare infine più tranquilli, e non solo d’estate, a tutelare le case da furti e rapine intervengono anche le assicurazioni. La maggior parte delle polizze sono sottoscrivibili soltanto insieme ad altre coperture, come quella contro i danni da incendio o la Rc del proprietario. Le compagnie hanno allargato l’offerta sul web e il premio annuo (per incendio, furto ed Rc) si aggira sui 250-300 euro. Ma il confronto non può basarsi solo su quello, perché vanno visti ad esempio anche il massimale e la franchigia. Studiare bene le clausole, è il consiglio, tenendo ben presenti le proprie esigenze


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