Condomini, il regolamento è multietnico

Dagli anni Novanta ad oggi abbiamo assistito ad un rapido incremento del fenomeno migratorio: una vera e propria emergenza che, come ben si sa, ha portato conseguenze in ogni settore ed ambito. Dati dell’Istat mostrano come gli stranieri stiano continuamente ed inesorabilmente aumentando: solo nel 2013 la popolazione straniera iscritta regolarmente all’anagrafe rappresentava il 7,4% dei residenti: un dato allarmante, specie se si considera che questa cifra è tre volte maggiore a quella registrata nel 2001 e sta crescendo in maniera esponenziale giorno dopo giorno, non solo per l’immigrazione, ma anche a fronte delle nascite di bambini da genitori immigrati nel nostro paese.

Tra le varie conseguenze che questo fenomeno ha portato con sé non sono mancate quelle in ambito condominiale. Sono sempre più, infatti, i condomini in cui si trovano a convivere persone e famiglie di nazionalità diversa e la comprensione della normativa condominiale è diventata fondamentale.
È proprio a seguito di questa situazione che è arrivato anche a Padova il regolamento condominiale multietnico: in sostanza la normativa condominiale tradotta in diverse lingue.

Il regolamento condominiale, infatti, costituisce lo strumento base per disciplinare l’uso degli spazi e delle risorse comuni, la ripartizione delle spese e tutto ciò che concerne la vita condominiale. A promuovere e lanciare l’iniziativa è stata Confedilizia, la confederazione italiana che raccoglie le associazioni locali di proprietari di casa, che ha scelto inglese, francese, tedesco e spagnolo, nonché cinese, arabo, albanese e romeno quali lingue da affiancare all’italiano. Il volume è uno strumento prezioso e necessario per l’integrazione degli stranieri presenti in numero sempre più alto nelle nostre realtà condominiali, nelle quali acquistano o prendono in affitto un immobile. Sono corredate alcune spiegazioni semplici e sintetiche, sempre accompagnate dalla relativa traduzione nelle lingue citate, della normativa che disciplina le locazioni abitative.

Tra gli altri progetti nello stesso ambito troviamo il vademecum della buona convivenza in condominio, per ora promosso e finanziato solo dall’Emilia Romagna, dove il problema dell’immigrazione è particolarmente sentito. Formulato in bilingua svolge contemporaneamente una duplice funzione: quella sociale e quella di avvicinamento alla nostra lingua.
Tra le questioni particolarmente discusse ricordiamo l’introduzione dei limiti di densità massima di abitabilità per singola unità immobiliare, del divieto di uso di solai, box e cantine quali dormitori e altre normative relative alle immissioni derivanti dall’uso di spezie tipiche della cucina etnica.


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